I tumori benigni del Cavo Orale e dell’Orofaringe sono relativamente frequenti ma spesso di riscontro occasionale. Le neoplasie maligne invece hanno un’incidenza pari a 10 nuovi casi/100.000 abitanti/anno, soprattutto tra i 60 ed i 75 anni, con netta prevalenza nel sesso maschile; per frequenza sono al quarto posto nel sesso maschile ed all’ottavo per il sesso femminile. In oltre il 90% dei casi hanno localizzazione nel cavo orale.
EPIDEMIOLOGIA
L’incidenza del cancro dell’orofaringe è di 1 nuovo caso per 100.000 abitanti l’anno. Negli USA e in Italia si verificano annualmente oltre 4.850 nuovi casi tra gli uomini e oltre 1.550 tra le donne. Particolarmente coinvolti i soggetti con età compresa tra 50 e 70 anni, con una prevalenza maggiore nella popolazione maschile rispetto a quella femminile (rapporto di circa 6 a 1).
DESCRIZIONE E SINTOMATOLOGIA
Tra i fattori di rischio si citano il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol, una dieta povera di vitamina A e la scarsa igiene orale. L’infezione da HPV si è dimostrata essere coinvolta nel cancro dell’orofaringe, in particolare nel carcinoma della tonsilla palatina.
L’istotipo più comune è il carcinoma squamoso, non infrequenti i linfomi non-Hodgkin e più rare le neoplasie a partenza dalle ghiandole salivari minori (soprattutto a livello della base della lingua), il carcinoma verrucoso ed altri tumori mesenchimali.
I sintomi possono variare a seconda della sottosede e tra questi si ricordano la disfagia meccanica, la faringodinia, l’odinofagia, l’otalgia riflessa, la stomatolalia, la tumefazione latero-cervicale.
La prognosi dei carcinomi dell’orofaringe si considera influenzata da 2 fattori principali: la localizzazione primaria e lo stadio tumorale (con particolare attenzione al coinvolgimento linfonodale). In generale, i tumori della tonsilla hanno una prognosi migliore rispetto ai tumori della base della lingua. Le neoplasie HPV relate sono inoltre risultate più radiosensibili ed in generale caratterizzate da una prognosi significativamente migliore.
ESAMI DIAGNOSTICI
• Anamnesi ed esame obiettivo
• Laringoscopia
• Ecografia del collo, pavimento orale ed eventualmente lingua
• Biopsia della lesione
• Esami radiologici: TC ed RM cavo orale e collo con mdc; TC o PET-TC del torace per escludere metastasi a distanza
TRATTAMENTO
Si preferisce l’intervento chirurgico con resezione tumorale e svuotamento laterocervicale seguito da radioterapia adiuvante. In caso di inoperabilità o rifiuto del trattamento chirurgico si eseguono radioterapia, chemioterapia o cicli di radio/chemioterapia.
Nei carcinomi piccoli senza metastasi la percentuale di sopravvivenza a 5 anni è del 70% mentre in caso di un precoce interessamento linfonodale le probabilità di guarigione si riducono al 20-30%.